Coccole di fine estate è stato il titolo del quinto appuntamento sur l’herbe organizzato la settimana scorsa dalla Locanda i Girasoli, che vedrà questo Giovedì l’ultimo picnic della stagione, con il tema Il Profumo del mosto.
Li puntavo dall’inizio dell’estate conoscendoli già come catering e come Hotel Lungomare, con la certezza che a Riccione quello che propongono ( il Leardini Group conta ben nove attività fra hotellerie, locali e ristorazione) è sempre di altissimo livello.
Li puntavo per capire -e lo ammetto senza peli sulla lingua- se su questa storia dei picnic che in Romagna è cominciata tre anni fa ed è esplosa quest’anno ancora di più- ci credono davvero o se semplicemente avevano cavalcato l’onda. Che di picnic quest’estate ne avrò fatti 5, ma su questo blog ne sono finiti solo due e gli altri tre una delusione totale.
E la domanda è sempre, come in ogni ambito della vita: ma a far le cose bene, e a farle male, non ci vuole più o meno lo stesso tempo? E qui chiudo la parentesi, che ai Girasoli sanno bene quello che fanno e tutto era semplicemente perfetto.
Partiamo dall’arrivo: io e lui (reduce da un virus intestinale mortale) al quale ho dovuto omettere che c’erano già dei miei amici ad aspettarci altrimenti mi avrebbe mandato da sola, e alla fine gli uomini sono quegli individui mai in pace che snobbano i picnic i fiocchettini i cestini con i tovagliolini e le lucine e i piattini ma poi alla fine della fiera notano (non tutti eh) quei particolari che tu distratta non noteresti e che quando è ora di tirare le somme fanno sempre la differenza. Ciò per dire che alla fine se cresciuto e coltivato bene un uom…. anche questa volta ho mangiato per due pas mal.
La location è meravigliosa, una vecchia casa padronale del 1800 che guardata dal lato della piscina con la fontana sembra una tenuta inglese del CotsWolds, dentro arredata magnificamente e nella quale abitualmente si svolgono matrimoni e cerimonie.
Sul davanti poco prima di arrivare al grande parco con gli ulivi, una terrazza e un orto in cui crescono zucche, zucchine pomodori etc.
È proprio sulla terrazzaveranda che si svolge la prima parte del picnic, poco prima di prendere il cestino. Un aperitivo di benvenuto con finger food di ogni genere da piccole brioche a paninini a torte salate e sangria, tantissima sangria… ed è in questa prima parte che si avverte un pochino l’atmosfera e l’esperienza da anni di catering ma ci sta e tutto sommato da allure al picnic. Altra cosa che mi ha fatto sorridere è che questo è un picnic elegante, si sente tanto (almeno per me piccola contadina e testina agricola di Santarcangelo) che sei a Riccione, le vedi le persone più tirate più eleganti, più modaiole, più "riccionesi”.
La seconda parte prevede invece il cestino con nel quale potrete trovare focaccine e panini, prima che vi vengano servite tre portate, nel nostro caso lasagne (veramente ottime, e lo dice una per cui sono buone solo quelle di sua mamma), carne alla griglia (come ho visto tutto lo stand e tutti i grill della Weber mi sono emozionata) e il buffet di dolci.
Mi piace questa impostazione di picnic in cui comunque qualcosa ti viene servito al tavolo con i piatti e le posate (a propose, ai Girasoli non si sta seduti per terra ma si mangia sui tavolini di legno e ci si siede sulle balle di paglia). L’atmosfera è veramente chic, non lo definirei un picnic bucolico quanto più un picnic shabby chic, con le scalette bianche, i lampadarietti di cristallo e qua e la qualche peluche. Il prezzo è di 35€ a persona, super onesto per tutto quello che si mangia e per l’allestimento da favola. Ora non resta che attendere, siamo tutti quasi certi che la moda del prossimo anno saranno i matrimoni bucolici…
p.s. mi perdonate per la quantità di -ino -ina -ini utilizzata in questo post?
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Blue
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