signore ravennate illustrano passo a passo l'arte della panificazione
..e del cucito
Il weekend passato, compreso anche del Lunedì sera (ovvero
ieri) è stato uno dei più interessanti di sempre, culinariamente e per quanto
riguarda l’apprendimento di saperi e discipline diverse. Tutto è partito
domenica mattina per me e mia mamma che
dovevamo andare a Ravenna da Rimini e essere li alle 9.40, dove avevo
appuntamento con Claudia Annie. Nel pomeriggio poi, ci avrebbe raggiunte Bebe
in compagnia dell’Adorabile. Questo quintetto del tutto male assortito, in
quanto a parte me che conoscevo tutti gli altri fra di loro non si conoscevano
nessuno, si è rivelato in realtà il gruppo meglio riuscito della storia, per
interessamento ai corsi, curiosità rispetto agli argomenti, e soprattutto
“scassaminchiaggine” -passatemi il termine- con domande scientifiche rivolte ai
docenti. Il tutto condito da non poche risate. Ma andiamo con ordine. Cosa
c’era Domenica a Ravenna? Si è svolto Il Festival Europeo del Pane, nel mezzo
al quale l’Accademia del Gusto di Ravenna aveva allestito un piccolo
laboratorio con diversi seminari distribuiti nelle giornate di Venerdì, Sabato
e Domenica appunto. Tutti interessantissimi e tenuti da docenti validissimi,
purtroppo per mancanza di tempo ho potuto frequentare solo quelli di Domenica,
dalle 10 alle 19.30. Non so in realtà come gestire questo post e i prossimi,
perché le cose e le nozioni imparate che mi piacerebbero condividere con voi
sono un miliardo, quindi ora partiamo con il primo e poi nei prossimi giorni
parlerò degli altri. I seminari da noi frequentati sono stati 4, uno
sull’intaglio pratico della frutta, un altro corso base di Wedding Planner e
di introduzione alla materia, e gli ultimi due, decisamente i miei preferiti,
sull’Arte della Caffetteria e sul Rito dell’aperitivo e Finger Food.
Partiamo quindi da quello sulla caffetteria. Per entrambi il
docente è stato Nunziatini, Barman affermato della riviera Romagnola. Si è
partiti da un’introduzione generale della bevanda caffè per poi passare ai vari tipi di caffè, curiosità degli alunni, e
alcune ricette. Chiariamo subito un concetto non chiaro forse a molti italiani,
e nemmeno a noi prima del corso. Il caffè espresso è un modo tipicamente
italiano di preparare il caffè, non è l’unico modo di preparare il caffè. Ne
rappresenta una sola varietà. E’ caratterizzato da una quantità scarsa di
bevanda rispetto ad altro caffè, è corto ma pur essendo di quantità limitata
mantiene una consistenza aromatica molto forte. Una cosa su cui tutti siamo
rimasti shockati e con gli occhi sgranati, è stata la scoperta che il caffè
espresso contiene meno caffeina di un caffè preparato con la moka e di uno
americano, che invece contiene il 100% di caffeina. E chi se lo aspettava?
Nunziatini ci ha poi spiegato che ogni paese possiede la sua cultura del caffè,
in Italia al Nord si preferisce un caffè più lungo e meno tostato mentre al Sud
il caffè è ristretto e nero, molto tostato. In alta montagna è difficile bere
un buon caffè, in quanto l’acqua di montagna è troppo pura e non possiede
durezza. Questi sono solo alcuni esempi, certo è che quando si parla di caffè
si parla soprattutto di miscela. Il “caracolito” è il chicco proveniente dalla
“ciliegia” del caffè, non possiamo pretendere di trovare in un solo tipo di
caffè e di miscela tutte le caratteristiche che desidereremmo trovare. La
caratteristica della cremosità è tipica di una miscela Robusta mentre la
fragranza e il profumo sono caratteristiche preponderanti in una miscela
Arabica. Una miscela Robusta possiede quindi la cremosità e la pienezza del
gusto mentre l’Arabica è qualitativamente superiore rispetto a una Robusta per
quello che riguarda l’aroma e il gusto. Alla nostra sciocca domanda “quale
caffè sveglia di più?” ci è stato risposto che indubbiamente la Robusta
possiede più caffeina. Altre nozioni ci sono state fornite, sulla preparazione
di un buon Espresso, sulla pressatura che sarebbe preferibile fare con un
pressatore manuale, la tostatura, i famosi 25 secondi ideali di discesa del
caffè. Ma passiamo ora a una ricettina
veloce dal risultato più che garantito. Davanti all’armonia e all’equilibrio
degli aromi di questo caffè tutti siamo rimasti sbalorditi. Il caffè in
questione si chiama caffè speziato.
Pochi ingredienti per un risultato perfetto e bilanciato:
Caffè speziato
Ingredienti (intesi per ogni tazzina):
1dl di sciroppo alla cannella (senza stare a far pubblicità,
quelli della Fabbri per intenderci)
1 grattugiata di pepe nero macinato al momento
Una spruzzatina di olio essenziale all’arancia, che si
ottiene prelevando la buccia all’arancia, spremendo leggermente sopra la
tazzina per far fuoriuscire l’olio essenziale.
Per la preparazione è necessario procedere come sono elencati
gli ingredienti ovvero versare 1 dl di sciroppo alla cannella nella tazzina, procedere
poi con l’espresso e macinare sul caffè un pizzico di pepe nero. Tagliare
dall’arancia la buccia e spruzzare sopra l’olio essenziale.
Commenti
interessante la lezione sul caffè, io lavoro in una ditta che stampa le capsule di plastica per caffè e ormai mi sto facendo una piccola cultura. Io lo adoro in tutte le versioni! ciao Vero a presto! ps: è stato un vero piacere conoscerti!!
Marinella