Quando ho sentito il nome la prima volta, sono rimasta per qualche minuto in una di quelle sensazioni di freeze mentale in cui non sai deciderti se un nome è stupendo o inarrivabile.
Mi capita spesso quando seguo progetti sin dall'inizio, trovo un nome incredibile, due minuti di paranoia e poi mi prendo a pacche sulle spalle da sola dicendo a mia mamma quanto è stata brava a mettere al mondo un genio. Il naming Ciccia & cips non è stata opera mia ma della Designer Cristina Zanni che ha curato l'intero progetto, e ci sono voluti pochi istanti per deliberare: era un nome geniale, un ritornello che ti si ficca in testa e più lo ripeti più lo ami... Ciccia&cips, e non chips qualunque proprio cips, delle cips uniche e artigianali, con patate vere e fatte fresche ogni giorno, e condite con un bouquet di erbe aromatiche.
Non solo... cips da abbinare a tantissime salse e salsine tutte homemade da Ausilia, la Chef di casa... da una bernese con un'aggiunta di RedBull, al Ketchup fatto in casa, alla Tzatziki senza aglio... ce n'è anche un'altra, la mia preferita, alle albicocche e zenzero ma è veramente speciale e verrà conservata per qualche fuorimenù. Fra gli Hamburger più buoni che io ricordi c'è quello che ho mangiato a NYC l'anno scorso allo Spotted Pig, il tempio dell'hamburger secondo Alain Ducasse e un locale squisitamente country a Greenwich Village. Me lo ricordo ancora, e ricordo l'espressione mia e di Andre dopo il primo morso: era con la carne di manzo scelta, il Roquefort e la salsa di cranberry, i mirtillini rossi americani. Sulla mia visione personale dell'hamburger molto ha influito anche l'amicizia con Carlotta di panenostro, che è sempre fonte di illuminazioni, spiegazioni, come un piccolo faretto sull'esistenza che si accende per segnalarti le cose più belle... sono stati proprio Gigi (Luigi Salvemini, chef di panenostro lab) e Carlotta di a fornire una consulenza in fase di apertura del locale, e il tocco e la mano si evince nei piatti, nelle foglioline cadute al lato delle pietanze, in quel senso di ricerca dell'autentico che c'è in tutte le cose, anche in un semplice hamburger, a partire dalla materia prima.
Diversamente da tante cose che ormai mi hanno stancato tipo il sushi (confido sia solo un momento provvisorio e presto torneremo amici), l'hamburger per me è come la pizza: potrei mangiarlo anche due volte a settimana, e mi sono chiesta spesso come deve essere l'hamburger ideale. In America per esempio, sono molto più piccoli rispetto
Ecco perchè gli Amm Burger di Ciccia&Cips mi sono piaciuti subito: stagionalità, alta qualità degli indredienti, e quell'occhio anche all'attenzione in più che fa sempre bene. Questo signorino qui sopra si chiama AMM-TUNNO, ed è ciccia di chianina con porcini, maio veg alla zucca, bacon, pecorino nostrano, cipolla caramellata e pane del Panificio Fellini integrale all'avena. I miei preferiti però sono il GAMBEROSA (con la tartare di gambero rosa marinato 24h, la maio aallo yogurt, insalatina di campo e pane al sesamo) e il GOR-GOLOSO (con ciccia di chianina 200g, uovo alla piastra, spinacino, gorgonzola dop e pane Fellini integrale all'avena servito con salsa C&C).
7 hamburger in carta, e 4 ciccine buone, dalla tagliata alla tartare allo spiedone di pollo alla senape.
Ciccia&Cips aprirà a tutti Mercoledì 25 Ottobre, anche se formalmente il locale è già aperto "in sordina", come mi piace dire quando si è aperti un po' per gli amici, un po' per i fanatici come me, attendendo il giorno in cui si dice al mondo "Hey, siamo qui".
Ciccia&cips | Vicolo Pescheria 5
Rimini
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