Just a shot away, la fotografia di Alessio Pizzicannella



































- A quel tempo danzavano per le strade come pazzi, e io li seguivo a fatica come ho fatto tutta la vita con le persone che mi interessano, perché le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d'artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle
- Jack Kerouac


Le cose più belle sono quasi sempre spontanee, impreviste e non programmate, è un dato di fatto.
È certamente vero che l’attesa bruciante di un evento ci consuma delle volte, ed è proprio in quell’attesa la bellezza. L’evento in questo caso però, non verrà giudicato obiettivamente.
Spesso ci capita di rimanere delusi in quanto si è sovraccaricato il momento di aspettative e pregiudizi. Quando invece le cose capitano per caso, in un Sabato sera in cui ti trovi a Milano per tutt’altro motivo, e decidi di non partire il Sabato ma di fermarti fino alla Domenica perché hai deciso di andare a vedere una Mostra, accade la magia. E se sei abbastanza fortunato da possedere occhi che si lascino catturare dalla bellezza, che si lascino colpire, quello che accade è proprio un miracolo.
Sono appassionata di fotografia non meno di quanto non lo sia di scrittura, cucina, viaggi, profumi e mille altre passione. Ho una concezione “totalizzante” della passione, così come dell’amore.
È uno, o meglio, sono molti, come un fiume, ma che confluiscono tutti in un unico grande amore, per la vita. Tutti i più grandi pensatori, basti citare Dante, o anche i grandi Chef, non sono i numeri uno solo perché rappresentano l’eccellenza in una disciplina, ma perché dietro a quella vi è uno studio approfondito di tante altre.  È la cultura, la coscienza, che sta alla base di tutte le cose.
Dicevo –come sempre rischio di prendere la tangente- che non ne capisco poi troppo di fotografia, ma davanti al Bello oggettivo anche un cieco è d’accordo. E      Ed è così che, essendo ammiratrice e ”fan” della fotografia di Alessio Pizzicannella, Domenica 18 Novembre, armata di Reflex e curiosità e mi sono catapultata in via Tortona. All’interno della manifestazione organizzata da Canon, Fotografica, era infatti stato allestito uno spazio in cui Alessio esponeva. Mostra dal titolo “Just a shot away”, a music portfolio.
Alessio Pizzicannella lo conosco in quanto fotografo di Francesco Renga, ma forse questa non è una bella presentazione adeguata. O meglio, non è la principale ed identificativa nel Suo curriculum.
Come apprendo dalla biografia sul suo sito (www.alessiopizzicannella.com) nel 1993 Alessio si trasferisce a Londra, dove studia fotografia al London College of Printing, per poi, nei successivi sei anni, compiere un giro del mondo musicale, scattando e “facendosi il mazzo” dietro ad artisti come U2, Rolling Stones, Eminem, Neil Young, Metallica. Successive collaborazioni sono con i Negrita, nel tour Rotolando verso Sud, e, importantissima, con Luciano Ligabue quando riesce a radunare 180.000 persone, battendo il record precedentemente degli U2 come folla riunita attorno a un unico artista.
Attualmente, non esagero se penso che rappresenti IL fotografo italiano, legato alla musica e ai concerti.
È infatti personal photographer di Negrita, Ligabue, Francesco Renga e Cesare Cremonini.


















“Fotograficamente non esisterei se non fosse per la musica. La fotografia è un mezzo per poterla vivere” dice Alessio. 
In “Just a Shot Away” la musica è in primo piano, da Gianna Nannini, ai Radiohead, Skin, Iggy Pop fino ad arrivare ai Rolling Stones. Negli ultimi quindici anni il percorso formativo di Alessio Pizzicannella l’ha portato a immortalare musicisti e celebrità internazionali ed è punto di riferimento per lo star system.
Just a Shot away è composta da circa 100 scatti, che raccontano il suo percorso artistico e professionale, con coinvolgimento e “trasporto”, come si dice in Romagna.

Ti senti parte del concerto, ti senti realmente sul palco con Cesare Cremonini mentre alza il braccio al cielo, o con Francesco Renga in un paesaggio grigio e tetro. Ti senti parte di questo tutto che è arte, fotografia, musica e vita. Grazie di cuore Alessio, per tutto questo.




Commenti

PATRIZIA MALOMO ha detto…
Le foto sono pazzesche ed il tuo post magnifico. Specialmente la prima parte in cui racconti la tua passione ed io ti vedo davvero così.
Un bacio bella Veronique! Grandissimo.
PAt

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