In questo periodo con il mio amatissimo abbonamento regionale, parto da Santarcangelo di Romagna e arrivo a Bologna dove mi fermo per un caffè con un'amica o per un saluto al moroso, mi dirigo a Reggio Emilia dove frequento i corsi all'Università e poi al ritorno, se è presto, mi va pure di fermarmi a Modena per esplorare la città.
Sabato mattina io e Alberto (che sto trascinando in questa pazza impresa di pendolarismo con me) abbiamo cambiato la bellezza di 5 treni. Cinque. Per un totale di 12 ore in giro.
La scorsa settimana sono rimbalzata da Reggio a Verona con mio fratello al concerto di Adriano in Arena, per poi tornare in macchina a Milano, ritornare a Bologna la mattina dopo (dopo un girettino in centro, due macarons da Ladurèe e consueto giro foodie alla Rinascente 7' piano) e a Reggio nel pomeriggio. Sempre la scorsa settimana, è stata portata a termine la mia personale spedizione soprannominata "Benvenuti al Sud", chiamata così da Giuseppe per il modo in cui sono arrivata, con una valigia gigante, i soldi nella soletta delle scarpe e la paura di essere rapita/rapinata.
Ovviamente scherzo, però il livello di paranoia a cui mi avevano portato amici e conoscenti sapendo che sarei andata in Puglia da sola in 24 ore, una notte e ritorno il giorno dopo, aveva agitato un tantino anche me.
Per concludere, e tornare a dove avevo cominciato, diciamo che questa vita da globetrotter mi sta piacendo assai, è stancante a volte e il sabato sera spesso mi fa compagnia la DeFilippi con C'è posta per te, però mi piace.
Uno dei vantaggi del passare tanto tempo in treno è sicuramente conoscere persone interessanti (o madornali scassapalle che ti vomitano addosso la loro esistenza nel tragitto Rimini-Cesena) e leggere. Soprattutto leggere. E comprare giornali, tanti tantissimi giornali.
Proprio su Guida Cucina di questo mese ho trovato spunti molto interessanti, ricette che non vedo l'ora di sperimentare e pagine che ho riempito di orecchiette e spillini.
Questa, è una di quelle.
Inutile dire che il risultato è eccelso. Ai gamberi della ricetta ho sostituito le cozze che mi andavano di più e il risultato è stato comunque meraviglioso.
Ingredienti:
(per 4 persone)
200g di ceci secchi (o quelli in barattolo)
250g di patate
1kg fra vongole e cozze
1 ciuffo di prezzemolo
2 spicchi d'aglio
1 cipolla
1 carota
1 costola di sedano
Olio extravergine di oliva, Sale q.b
Procedimento:
Prima di cominciare, mettere le vongole in ammollo per circa 5 ore in acqua fredda con un pugno di sale grosso, per far sì che spurghino e eliminino la sabbia.
Se state utilizzando i ceci secchi, metterli a bagno in una ciotola piena d'acqua almeno 12 ore prima, o la notte prima. Se invece state usando quelli in scatola, passarli semplicemente sotto l'acqua corrente per qualche minuto. Fare il soffritto con sedano, carota e cipolla e lessare i ceci (quelli secchi) per due ore con le verdure preparate. Eliminare successivamente gli ortaggi e frullare i ceci con il mixer fino a ottenere una crema. Salare e tenere in caldo.
Lessare le patate in acqua fredda per 30'minuti a partire dall'ebollizione, scolare e passarle allo schiacciapatate. Raccogliere il passato ottenuto e amalgamare alla crema di ceci.
Passiamo ora alle cozze e vongole. Pulire le cozze ovvero togliere via il bisso (filaccio che ne esce fuori) e lavare sotto l'acqua corrente. Disporle in un tegame con gli spicchi d'aglio sbucciati e interi e il prezzemolo spezzettato, coprite e cuocete finchè le conchiglie si saranno aperte. Estrarre i molluschi e amalgamare alla crema, tenendone da parte due o tre per decorare il piatto alla fine.
Stesso procedimento per le vongole, in padella soffriggere qualche minuto l'olio con gli spicchi d'aglio, aggiungere un pizzico di sale e prezzemolo a vostro piacimento, e aspettare che si aprano.
Estrarre i molluschi ma lasciarli a bagno in padella in quel pò di acqua di cottura che si sarà formata , e versare in questa padella tutto il resto, le cozze e la crema.
Servire in un piatto fondo e decorare con i gusci di cozze e vongole tenuti precedentemente da parte.
Commenti
Francy
Anche io amo viaggiare in treno, ma in generale adoro il viaggio in se, il prima ed il durante, mi piacciono le attese quando non ho troppa fredda o coincidenze rospose. Mi piace guardare la gente che aspetta, immaginarmi le loro destinazioni e le vite segrete...mi piacciono gli aeroporti e le stazioni e non so come li trovo posti sicuri, in cui mi sembra di essere dentro una bolla senza tempo. Mi piace il tuo post prima di tutto. Un bacio splendore. Pat
Bravissima!
.....è veto! Devo fare anch'io la salsa di melograno!!
Ciao
p.s. ma chi è lo scemo????? ;0)