06 set 11
Di pomodori sott'olio e altre storie...
Ormai sta per volgere al termine questa avventura bolognese. Sono qui che ogni giorno giro, prillo e frullo per la città per catturare gli ultimi istanti, vedere le ultime cose e salutarla, anche se di un vero saluto non si tratterà, dal momento che Luca si trasferirà qui dal mese prossimo. Strana la vita, io lascio Bologna e lui trova lavoro qui. Io torno a casa e lui cambia casa. Fatto sta che nonostante il dispiacere sono contenta di tornare a casa, quest' estate sono stata benissimo, abbiamo cambiato un pò di cose in casa e comprato una dispensa immeeeeeensa in cui mettere tutti i miei attrezzi e cose che erano in un cartone altrimenti e mi sono piano piano riambientata. Prevedevo un disastro epocale e invece no, sono contenta. Mi sono iscritta all'Istituto Alberghiero serale (anche se sono rimasta scioccata quando al telefono mi hanno chiesto se avevo almeno la licenza media -.-') e avrò un sacco di cose da fare, viaggi etc. Fino a Marzo fra la tesi, questi miniviaggetti e altre cose sarò impegnatissima e non credo proprio che mi annoierò, come avevo previsto.
Cambiando discorso, una delle cose belle che mi è sempre piaciuto dello star fuori di casa è sempre stato il fatto coinquilini. Per quanto io sia una persona comunque più solitaria che socievole e abbia bisogno di mooooooolti spazi, mi è sempre piaciuto conoscere persone di altri posti, vedere abitudini e modi di pensare diversi...soprattutto conoscere abitudini alimentari diverse. Primo anno una perugina, dal secondo anno si sono alternati una padovana, una trentina, una sarda, una ragazza di salerno e una torinese. Direi che ci siamo. Quella che maggiormente mi ha fatto appassionare ( e che riempivo di ordini alimentari fra cui limoni amalfitani e svariati ogni volta che scendesse) è stata senza dubbio Ersilia, la ragazza di Salerno.
Fra il nord e il Sud ci sono tantissime differenze, non stiamo qui a fare discorsi retorici. Una cosa che amo di loro dal lato gastronomico è la dedizione che mettono nel cibo, quanto lavorano d'estate per mettere da parte per l'inverno... ognuno dipende dal proprio campo e sono rimasta sconvolta nel vedere quanto a loro effettivamente per vivere non serva altro. Pochissima spesa settimanale, perchè vengono già su (gli studenti ndr) muniti di sughi della mamma, sottoli, sottaceti, formaggi, salumi e salami del maiale della nonna e perfino origano del giardino di casa propria. Cose impensabili per noi che si, ci dedichiamo, ma dipendiamo totalmente dai supermercati. Sono rimasta affascinata da questo modo di fare ( a volte pure incazzata, quando la suddetta Ersilia una volta si è presentata con un intero maiale vivisezionato e messo in tante piccole monoporzioni sottovuoto con cui intasare il freezer :)... così quest'estate, complice la mia daleistimolata passione per i sottoli e sottaceti, e complice il mercatino di slowfood cittadino, ho comprato una cassettina di San Marzano per fare i pomodori secchi.
A me piacciono tantissimo così, da mangiare magari durante un aperitivo casalingo e con gli amici più cari, però si possono fare anche delle deliziose bruschette, aggiungendo origano e capperi (presi in Sicilia quest'estate), oppure riducendoli in crema con dei pinoli tostati e da accompagnare a carni grasse.
Il procedimento è facilissimo, basterà prenderne a propria discrezione, di qualità San Marzano appunto, e tagliarli a metà. Vi consiglio di prenderne molti, perchè, surprisingly, si ridurranno davvero di tantissimo. Dopo averli tagliati a metà salarli abbondantemente e a piacere mettere pepe e origano. Poi per dieci giorni vanno lasciati esposti al sole tutto il giorno, avendo cura di tirarli dentro la sera onde evitare che prendano umidità.
Trascorsi i dieci giorni, farli bollire per due o tre minuti in una soluzione di metà acqua e metà aceto bianco, e stendere sopra un canovaccio per un giorno.
Prima di invasarli dovrebbero risultare così:
Dopodichè procedere all'invasatura utilizzando l'olio migliore che avete/trovate.
C'est fait!
è un procedimento un pò lungo e laborioso in effetti e a cui non si può sgarrare, ma danno veramente soddisfazione e sono buonissimi.
Anche l'olio, una volta finiti, si può riutilizzare...provate a utilizzarlo con le patate al forno e poi ne parliamo :)
Commenti
Ciao!
Io per i pomodori secchi divento MATTA!
- frulla (anche col mini pimer) pomodori secchi, formaggio fresco (tipo robiola) e prosciutto crudo (che puoi usare anche come guarnizione rosolato in padella e tagliato a listarelle).
Su crostini o meglio ancora bruschettine!
Io non sono ancora tornata...
me ne resto al mare finchè non nevica... ;)
Baci!
Linda