Top Ten aperitivi della riviera romagnola, atto secondo

Vi ho lasciato una settimana di tempo per provare tutti i cinque gli aperitivi della puntata precedente, e, come sempre, rimango sorpresa dalla "risposta" che questo stupido blog ha.


E' stata una settimana piena di Whatsappate con selfie al Marè piuttosto che al Caffè delle Rose, e mi fa piacere enormemente che decidiate di prendere la macchina e avventurarvi fino a Cesenatico sulla base di un mio consiglio perchè è indice di fiducia.

Per cui, grazie infinite ancora.

Questa volta lasciamo il mare e passiamo a posti un po' più dell'entroterra, quelli che io preferisco perchè riesci a trovare in piena estate la gente del posto, sentire l'accento romagnolo nell'aria.

La inner-romagna, diciamo così.  Uno a parte che è a Cervia.

Ho deciso di raggruppare le foto che con tanto amore ho fatto perchè alcuni leggendo dal cellulare lamentavano la lentezza della pagina.


6. Il lungocanale di Cervia, la nuova Mi.Ma






E' un dato di fatto assodato oramai che Milano Marittima -per il fighettume MI.MA- sia ormai morta e decrepita. Che sì, ci sia un po' di viavai nel weekend ma che non goda più di quell'aureo splendore di una decina di anni fa e di quando io ero piccola.

Lo si sente, lo si dice.

La nuova voce però, il nuovo rumour è che sia stata soppiantata da Cervia.


Cervia sarebbe la nuova Milano Marittima, e dopo l'ultima visita mi sentirei di confermarlo.

In primis perchè non mi è mai piaciuta Mi.Ma., e in secondo luogo perchè Cervia è proprio pittoresca.

Avrei voluto parlare di un posto in particolare, -io e la mitica Marina de La Tarte Maison ci siamo fermate al Portò che ci è piaciuto molto- ma è vero che lungo tutta via Nazario Sauro, che è poi la via che costeggia il canale, si susseguono una serie di locali un più bello dell'altro.

Ma proprio stupendi. Da quello shabby al ristorantino a quell'altro che sembra una giungla da quante cose ci sono dentro a quello più fighetto.

E, vigile e imponente, dall'altra riva del canale domina il paesaggio l'ex magazzino del sale, stupendo e post-industriale che sembra un film.

Notavamo con Marina che una passeggiata lungo il canale da quel feeling come di essere in vacanza in mille posti contemporaneamente, un po' in Provenza con il canale di fianco, un po' in Andalusia con la gente seduta e arroccata su muretti con una birra o un cocktail in mano, un po' in Francia.

Mi sono innamorata, e dovreste farlo anche voi.


7. Il Re-Pub, il locale che mancava a Santarcangelo









Il Repub nasce lo scorso anno dall'idea imprenditoriale di quattro ragazzi sotto i venticinque anni, e da un'intuizione molto semplice: a Santarcangelo manca un pub, inteso come luogo di socializzazione e aggregazione di persone che si ritrovano attorno a un tavolo e chiaccherano fra loro.

In effetti, Santarcangelo è un vero gioiellino e un concentrato di locali stupendi e particolari, e ti chiedi perchè a Rimini fai fatica a trovarne uno e qui potrei elencarne almeno cinque.

Si tratta però di locali piccolini, con una quarantina di posti al massimo, tavolini piccoli e tendenzialmente i gruppi superiori a dieci non trovano posto.


Il Repub è riuscito a creare (durante l'inverno al chiuso e in estate con l'apertura del Chiringuito fuori) un ambiente grande e in cui potersi rilassare e fare chiacchere sorseggiando uno dei meravigliosi cocktail che il menù propone.

Adoro fondamentalmente due cose del RePub, oltre alla genialità dell'idea di base in sè:

1) che è un ambiente giovane e genuino, lontano da quella fighetteria patinata che impera a Santarcangelo. Un locale in cui ti senti libero di andare anche tornato dalla spiaggia con le infradito e il copricostume, in cui sai che troverai sempre qualcuno come te.

2) La musica rock. finalmente un locale con del sano rock'n'roll come sottofondo all'aperitivo.

Nota di merito per la musica dal vivo, che ha effettivamente una bella programmazione per l'estate.

I cocktail sono veramente fenomenali e il cibo che vi portano come accompagnamento rientra perfettamente nella categoria Apericena.


8. Il Chiosco dei Giardini Savelli, Cesena







La stessa constatazione che mi sorge per Santarcangelo vale anche per Cesena, ovvero sul come sia possibile che in certe piccole cittadine ci sia una concentrazione così alta di locali che consiglieresti, e in altre stenti a trovarne uno. Cesena è una di quelle città in cui ovunque tu vada, vai a colpo sicuro.

Nella scorsa puntata avevo parlato dell'AcquaDolce, questa volta invece è il turno del Chiosco dei Giardini Savelli.

Mi ci ha portato Filo dopo che gli avevo parlato di questo tentativo di sum-up degli aperitivi in riviera e nei dintorni, e, da buon cesenate me ne ha proposti due.

Il Chiosco si trova in un luogo magico, protetto dalle mura malatestiane e totalmente immerso nel verde. E' un punto di ritrovo per tutti i cesenati scialli che vogliono ritrovarsi e dopo il lavoro e aspettare il calar del sole per l'ora dell'aperitivo (anche se il Chiosco è anche un bar aperto per le colazioni).

Non troppo funzionali le barchettine di bambù che ti danno per servirsi al buffet, che ti costringono ad alzarti quelle duecento volte almeno io che sono sfonda.

Rimane l'atmosfera meravigliosa e quella sensazione di essere a Bologna, in quei chioschi che ti tanto in tanto spuntano fra i polmoni verdi della città. E' anche uno di quegli aperitivi che mi ha fatto pensare al fatto che se hai bambini questo  è il posto adatto. Il parchetto adiacente con i giochi, le altalene e le giostre vi faranno smollare lì i marmocchi e dimenticare di averli :)


9. Lo spazio che non ti aspetti a Santarcangelo di Romagna, il Teatro I Condomini





Avevo già citato il Teatro i Condomini in quella squaqquerata epica in cui mi chiedevo cosa facesse funzionare un locale oggi, quale fosse quel quid che teneva in piedi certe realtà facendole lavorare tantissimo e chiudere invece delle altre.

Non ho ancora una risposta, se vi può consolare.

Però ho una lista di cose che vedo e che noto e che mi rendono felice quando entro in certi posti, il cui denominatore comune è la voglia di fare. Che è riscontrabile in tutto, dal titolare che ti espone entusiasta le sue proposte e perde un quarto d'ora buono a spiegarti la differenza fra un piccolo produttore e un altro, alla ricercatezza degli articoli che puoi acquistare dentro -perchè ora, quale locale non possiede al suo interno una bottega in cui puoi comprare qualcosa di alimentare o non?- ai centrotavola.

Sì perchè ai Condomini i centrotavola sono rose dentro a peperoni incavati, prodotti da quel negozio meraviglioso che è il Ciocomarro di Cesena.

Ai Condomini si va per un calice di buon vino nonostante anche gli aperitivi siano ottimi.


Qui purtroppo ho ritratto solamente dei miseri Spritz -ogni tanto/sempre mi piace far la plebea poco ricercata :) che ho sorseggiato con Ivana il giorno che è venuta a trovarmi da Bologna e ci siamo innamorate dei Condomini.

Stesso discorso che avevo fatto per il Marè, come molti locali anche i Condomini non porta nulla con l'aperitivo, scelta che approvo se il compromesso deve essere sempre e comunque quello di rifilare prodotti surgelati da cuocere. Puoi invece ordinare un taglierino di salumi (come la mariola, il cacciatorino e il patanegra) e formaggi locali o francesi, che vanno a peso, di qualità veramente eccellente e nemmeno troppo costosi.

Ti vengono portati su un taglierino di legno con attaccato lo scontrino adesivo, proprio come quando vai dal salumiere. Super-approved, il bancone con gli sgabelli fuori poi è veramente troppo newyorkese.


10. Il Retrogusto a Savignano, da cui hanno attinto un po' tutti i locali






Partiamo da un assunto base: il Retrogusto è un signor locale.

Lo è d'estate e ancora di più d'inverno, e soprattutto lo è da tanto tantissimo tempo.

Ha anticipato nello stile e nell'arredamento la maggior parte dei locali che ci sono oggi, quelli del ri-uso, quelli del "consumato è più bello", quelli delle cassette di legno che ora impazzano -ma qui ci sono già da tanti anni- quelli un po' shabby che tanto ci piacciono.

E' indubbiamente meraviglioso e dal Retrogusto hanno preso la mossa poi locali molto famosi nella zona, diciamo che è stato il trend-setter romagnolo per molti versi.

La piazzetta fuori è raccolta, circondata da siepi e casette colorate e mi ricorda molto quelle piazzette nascoste di Siviglia, di quelle che giri l'angolo e ti colgono in contropiede.

Quelle che amerai per sempre perchè sono la sorpresa. A volte è così semplice sentirsi in vacanza anche a 10km da casa.

Sarebbe poco però se si esaurisse qui, mentre invece a noi è l'aperitivo che interessa.

La proprietaria è il numero uno sia nel consigliarvi cocktail sia nel prepararli, veramente una persona di cui potersi fidare, oltre a possedere una bella energia e essere fortemente empatica -preciso che non ci conosciamo non so nemmeno il suo nome.

Il buffet è curato e comprende paste fredde, cous cous e quiches di verdure salate.

I cocktail sono eccellenti, noi avevamo preso un analcolico alla frutta e un rivisitato Scum Driver con Vodka, succo d'arancia e frutti rossi. Super consigliato anche nelle sere d'inverno ancheseoranoncivogliamopensare, con tutte le candele accese e le lucine che rendono l'interno un posto bello nel mondo.


Commenti

Ivana Monaco ha detto…
mi porti in tutti questi posti quando vengo giù? :)
apranzoconbea ha detto…
bah insamma alaura! postiamo qualcosa d'altro?

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