pensieri disarmonici...

Le feste sono in corso, Natale è appena passato e anche Santo Stefano è ormai giunto al declino.
Ogni anno aspetto il Natale con l’impazienza di un bambino che aspetta la notte della Vigilia, Babbo Natale che scende dal camino, un bicchiere di latte e i Pan di Stelle formato Natalizio da lasciargli insieme a un bel bicchiere di latte caldo… non senza una letterina con scritto a Babbo Natale cosa si desideri come regalo… e il mattino dopo sicuramente Babbo Natale ha risposto, con una scrittura tremolante perché Babbo Natale ha freddo alle mani e come nelle migliori infanzie, Babbo Natale ha lasciato tanti regali meravigliosi, incartati in carte e pacchi coloratissimi e brillantissimi…
Quella scrittura tremolante e inverosimile che a volte nemmeno si riusciva a capire, quando ero bambina, era la tua… e questo è stato il primo Natale senza di te.
Lo so, ormai questo refrain di tristezza è tipico di questo blog, ma un blog è anche questo.
E in queste feste, per quanto mi sia impegnata nel rendere tutto perfetto e rendere un po’ tutti felici con semplicità non sono riuscita a rendere felice e serena me stessa. Perché la tua assenza è stata qualcosa che si avvertiva in ogni istante… a partire dal fatto che nessuna scatola rossa di Lindor si vedesse in casa a partire dai giorni precedenti, per poi non vedere nessun tuo regalo sotto l’albero, fino alla sedia vuota che involontariamente c’era a tavola e che sembrava li a farmi sentire triste.
Questo Natale ho avuto costantemente gli occhi lucidi, sull’orlo e sul punto di piangere.
Mi sono trattenuta, ma continuavano a essere gonfi e lucidi.
Non è questo che mi fermerà dall’amare il Natale… credo che non smetterò mai di amarlo, per quello che è stato per me da piccola e quello che continua ad essere tuttora…

Un pensiero speciale va alla mia amica Didi quest’oggi, che non ho smesso di pensare un istante…

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