Gita improvvisata a Bertinoro, pranzo alla Ca' de Be' ed è subito Settembre



Dei Sabati liberi da impegni amo e odio la non prevedibilità, io che sono sempre così schematica e con tutta la settimana organizzata. Fosse per me ci si dovrebbe svegliare sulle 8, primo caffè della moka a casa e poi via per la prima colazione, dopo qualche ora la seconda colazione e via. Con Andrea invece, non si può mai programmare nulla, se dico che alle 9 bisogna stare in piedi per lui sono le 11, se sono le 11 diventano le 12, salvo poi alzarsi come se niente fosse e guardarmi con quella faccia da "Hai fretta? Che fretta hai?".
Ci ho perso le speranze, me ne sono fatta una ragione e ottimizzo i tempi, diciamo così.
C'è di buono però che a volte, da una giornata in cui non si era programmato nulla se non "Dobbiamo andare a Cesena a riprendere la macchina" può saltar fuori una mezza giornata da incorniciare, di quelle in cui vai in quei posti in cui volevi tornare da un po', ti concedi il giusto tempo in quel bar che la settimana prima avevi potuto vivere solamente di corsa, ti godi il tempo, nel vero senso della parola. E' così che Sabato scorso, dopo essere appunto andati a ritirare la macchina e approfittando di quel freschetto arrivato subito dopo il temporale del giorno prima, erano le 12 e ho deciso di portarlo a mangiare alla Ca De Bè come premio (premio per non aver perso la pazienza con me in questa settimana senza macchina, per avermi impedito di fare le mie scenate da matta davanti alla categoria meccanici/carrozieri/commercialista come mio solito).


Non tornavo alla Ca De Bè dal 2015, l'ultima volta ci avevo scritto questo post. Per chi se lo fosse perso, la Ca de Bè è un'osteria-enoteca storica a Bertinoro, uno dei simboli della tradizione romagnola. La amo in ogni stagione, in inverno quando per arrivarci tocca spingere la macchina su su per viottoli annebbiati e rinchiudersi nei cappotti allegri di vino, ma ancora di più in estate, su quella terrazza panoramica che è il balcone della Romagna. Non saprei decidermi su quale sia il periodo migliore: da una parte l'inverno, i crostini con i fegatini, le minestre calde e tutto quel legno mi rassicurano tantissimo, dall'altra parte dalle ampie vetrate della sala puoi buttare un occhio in là come una promessa d'estate. Bertinoro in generale ha sempre un fascino particolare su di me, ed è lo stesso che mi fanno i paesini della Sicilia, le strade di ciottoli, le salite ripide così strette da poter spiare nelle case altrui... è un posto che mi riconcilia con il mondo.


Per il nostro pranzo veloce (solamente dalle 12.30 alle 16), abbiamo preso un antipasto di salumi misti, una ciotolona di Squaquerone, e un piatto di Tagliatelle. Piccolo inciso per la piadina della Ca De Bè, che rimane semprela mia piada preferita sul cesenate. Altissima, da tagliarsi nel mezzo al centro, calda e struttosa... uno spicchio con il salame di mora, e la felicità ha improvvisamente sostanza terrena. Io mi sono fermata all'antipasto per passare al dolce, Andre ha proseguito con le Tagliatelle al ragù, ottime.

[ Il Latteruolo semplice è indicato in ispecie per i bambini. La fragranza degli agrumi, essendo il prodotto di un olio volatile racchiuso in cellule superficiali, basterà di tagliare con il temperino un nastro sottilissimo della loro buccia, e farlo bollire nel latte che vorrete aromatizzare ]

Ricorderò questa giornata come il Latteruolo di Pellegrino Artusi e un Sabato che poteva essere un Sabato come un altro, e invece sa di Latteruolo semplice.




Prima di tornare verso casa, il caffè l'abbiamo preso in un altro posto che mi piace tantissimo, scendendo da Bertinoro, verso Cesena Centro, appena passato il Ponte Vecchio. Proprio sotto il Ponte c'è l'AcquaDolce, che una volta era un vecchio distributore di benzina all'angolo della rotonda che porta al centro, e ora è un localino aperto con una vista spettacolare, colazioni vegane e aperitivi stupendi, oltre ad avere un giardino rilassante, amache e tavolini lungo il fiume.


Sempre lì vicino, c'è la mia gelateria preferita. Avevo smesso di mangiare gelato da un po' di tempo prima di conoscere Roberto delle Gelaterie Leoni. Ci sono due Gelatterie a Cesena (nome geniale) e una Caffelatteria, il bar che Leoni ha aperto la primavera scorsa... oltre ai gusti di frutta che sono buonissimi, il mio preferito rimane sempre il Pesto di Pistacchio e Sale di Cervia. Vi consiglio di provare se siete in zona, anche perché da Leoni sono in continua evoluzione, sperimentano, creano e cambiano ogni giorno molti dei gusti che troverete in vetrina. Una settimana fa c'era la Crema con le Uova di Struzzo, poi il gusto Menta e Rosmarino, e ieri che era Ferragosto c'era il gusto ispirato alle scampagnate d'estate: Caciotta, miele e ortica. Perché chi non ricorda il pizzicotto delle ortiche durante le gite fuoriporta estive?


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