"Aveva un progetto ambizioso, i primi di dicembre..."
Poi, come molti scommettevano, io per prima, non l'ho portato a termine.
E se ci penso sorrido, perchè il motivo per cui non l'ho finito sarebbe molto bello e tragico se fosse "non avevo entusiasmo" o piuttosto "non avevo idee". Nono, io le avevo eccome, ma quando si è fatto il 18 ho pensato nella mia testina "E' il 18 e ancora non ho fatto un regalo di Natale, cazzo".
E così, da una routine che era sveglia alle sei/laboratorio/finisci alle tre e arriva a casa a scrivere, ho iniziato a girare e cercare regali, e mi è passato tutto in secondo piano, con un sorriso.
Però. C'è un però, ed è che questi 18 giorni di biscotti a Natale mi hanno dato una carica e una soddisfazione incredibili. Mi arrivavano continuamente foto di persone/amici/sconosciuti che si cimentavano nelle preparazioni più disparate, credevano consigli. Amici che non avrei mai immaginato leggessero.
Altri che non pensavo si fidassero a tal punto delle mie scelleratezze culinarie.
Ed è stato meraviglioso ricevere foto, alcune di biscotti inzuppati, altre di sontuosi the preparati nei pomeriggi prenatalizi, altri in sacchettini incartati e decorati da regalare agli amici.
E' stato come entrare nelle case di ognuno, sentirsi familiare.
Non è quello il senso del Natale infondo?
Ci sono stati poi mesi difficilini alla ricerca di un lavoro, e fondamentalmente, poca voglia di stare dietro al blog, a cui bisogna aggiungere che questo post di ritorno che sarà molto più banale di come lo avevo immaginato, mi dava una certa ansia da prestazione.
Gli occhi -quelli per guardare le trame del mondo e la voglia di scoprire però- mai chiusi.
I locali in cui sono stata a mangiare e ho osservato, con la calma attenta di chi ama contemplare le vite e le scelte degli altri nell'attesa di dare un giorno forma al proprio, di sogno, tanti.
E le ricette nuove sperimentate, tantissime.
A cui va ad aggiungersi un tirocinio che sto facendo in una pasticceria del mio paese che mi è sempre piaciuta un casino ma da cui non avevo il coraggio di andare a bussare.
E le persone incontrate, oh, sono state tantissime.
Da Sara che è arrivata da me per il Sigep, si è fermata due giorni e ha portato con sè una ventata di positività e di stimoli pazzeschi. Ho pianto quando l'ho riaccompagnata al binario sapendo che non l'avrei vista per un po'. Vivere il Sigep (che per chi non lo sapesse è la fiera della pasticceria) con lei è stato il più grande regalo di inizio anno.
Venivo da un periodo di crisetta lavorativa che mi faceva sentire un po' sprecata verso quello che stavo facendo, e non mi vergogno ad ammetterlo.
O meglio, non sprecata, ma comunque una delle mie ansie maggiori esistenziali è quella di non lasciare mai indietro nulla. Ci sono troppe cose che mi piacciono e dover prendere una sola strada è un qualcosa che ancora non so gestire.
Le chiacchere con Sara, che vede la pasticceria come uno studio, un'arte, un qualcosa in continua evoluzione e non un lavoro da catena di montaggio mi hanno scosso tantissimo e fatto affrontare tutto in un modo che non avrei mai sperato.
Non le sarò mai abbastanza grata.
Senza contare che se ne è arrivata da Londra con un pacco di Jules Destrooper solo per me. Aveva letto questo post e, trovandosi a Londra è andata a prendermeli.
Da dove parte un pensiero così dolce e pieno di affetto?
A Ivana e Silvia che mi chiedono sempre quando ricominci a scrivere perchè sanno che ho bisogno anche di questo per stare sveglia, e a tutti quelli che mi hanno chiesto quando tornassi perchè
A Bebe con il suo blog che ogni giorno è per me fonte di ispirazione gigantesca, e mi fa quell'effetto che doveva fare lo gnomo del film di Amelie con le sue cartoline dal mondo: Explore, Dream, Discover, per dirla alla Mark Twain.
A Elisa, che mi ha indicato una possibile via senza timori e mostrandosi per quello che era, vedendo me nella stessa condizione e mi ha detto "Non ti preoccupare, la facciamo insieme".
Alla Maddy.
Alla Lu.
Ce ne sarebbero diecimila di motivazioni da dare.
Ma soprattutto a R., che ogni giorno mi sprona a chiedere sempre il massimo alla vita e a non accontentarmi di un semplice sopravvivere, tramite un messaggio, un pensiero, un qualsiasi cosa.
Questa torta alla Guinness e questa primavera che profuma di canzoni popolari irlandesi è tutta per te.
Guinness Chocolate Cake
E' diventata un must di molte occasioni oramai, la mia fonte di ispirazione primordiale è stata, come spesso accade, Sigrid.
Ingredienti:
400ml Guinness
350d zucchero di canna demerara
225g farina per dolci
225g burro morbido
4 uova
100g di cacao amaro in polvere
2 cucchiaini di bicarbonato
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
per il cream cheese:
400g di formaggio spalmabile tipo Philadelphia
125g zucchero a velo
2 cucchiaini di whisky (opzionali)
Procedimento:
Lavorare con la frusta il burro morbido con lo zucchero fino a che non diventa crema, e successivamente incorporare ad una ad una le uova. Setacciare la farina insieme al lievito e al bicarbonato e in un'altra ciotola mescolare con un cucchiaio la birra con il cacao.
Aggiungere, sempre sbattendo la farina e la birra+ cacao alternandoli fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Rivestire di carta forno uno stampo apribile di 24 cm (nella foto io ne avevo fatte due piccole da 12) e infornare a 180° per un'ora abbondante. Per verificare se è cotta fare la prova stuzzicadente al centro.
Lasciar raffreddare del tutto e nel frattempo lavorare con una frusta la philadelphia a crema e aggiungere lo zucchero a velo. La crema deve risultare densa.
Con l'aiuto di una spatola trasferire poi la crema sulla torta fredda a spatolate irregolari, che diano l'idea finale di essere un grande bicchiere con sopra la schiuma della birra :)
Commenti
finalmente!! l<3ve l<3ve l<3ve
Come stai????
Da quanto tempo ti avevo persa di vista...
Ma allora stai facendo un tirocinio in una pasticceria??
Nel frattempo io sono tornata a scuola lo scorso anno ;-) e adesso ricerca (o creazione..) del lavoro, finger crossed!
Non sparire!! Roberta <3
Che poi, questo R. misterioso, sarà mica il nuovo "scemo" (nessuna offesa, eh, cito solo il tuo immutato header) ;)