#6 Christmas Project: Biscotti rustici con farina di kamut, miele, pinoli, uvetta e gocce di cioccolato


- Lo dico o non lo dico?
- No dai non dirlo si incazza!
- No dai lo dico, alla fine è un riconoscimento, l'ispirazione ti è venuta da li, non può che fargli piacere. E poi mi sembra troppo alla mano e simpatico per incazzarsi per queste cose.
- Fai tu, ma non mettermi in mezzo (:

Premetto subito che questi sono i miei biscotti preferiti di tutti quelli che andrò a postare.

C'è un piccolo forno a Saludecio sulle colline riminesi gestito da un piccolo fornaio anarchico che risponde al nome di Daniele Marziali. Se cercate su Google i link legati al suo nome sono un miliardo. 
Decido di affidarmi direttamente al suo sito Internet, al momento in ristrutturazione, ma che dice testuali parole: 

 Il Piccolo Forno Marziali nasce come risultato di una ricerca del gusto e dell'arte rurale dei dolci, quelli che le nonne facevano una volta durante i periodi di festa. 
Mio padre mi ha insegnato a fare e amare il pane, mio nonno mi ha insegnato a potare le viti, a fare il vino e ad amare la terra, io ho riflesso questo sapere nelle mie creazioni.
Sono lieto di proporvi i miei prodotti... il colore di una grande cultura.

Ho conosciuto (o meglio, sono venuta a conoscenza) del piccolo fornaio anarchico quando ancora stavo a Bologna, il mio ex datore di lavoro ne era un grande estimatore, del personaggio e soprattutto della sua famosissima Crema Enorotica, la crema al cioccolato fondente e sangiovese.
Mi è poi capitato di incontrarlo diverse volte, scambiare due battute, alle varie fiere e manifestazioni in Romagna. Daniele Marziali sembra un folletto anarchico, tutto nel suo aspetto ricorda quello di un folletto.

Ce l'ho fra gli amici su Facebook e le sue invettive nonchè quel romagnolismo puro e le espressioni gergali un po' sboccacciate e rustiche sono una di quelle cose che mi fanno sempre sorridere.
Sono una grande estimatrice del suo Bustrengo e della Crema Enorotica, e mi è capitato di assaggiare i suoi Biscotti Sheherazade, che avrei voluto prendere alla Fiera di San Martino di quest'anno, ma poi è venuto giù il diluvio universale e il giorno dopo quando sono andata alla ricerca delle sue tracce, non c'era più.
Come un folletto, era magicamente scomparso (:

Questi biscotti, che nascono come ispirazione dai suoi Sheherazade -e per ispirazione leggasi il mio capo che avevo promesso di non citare ma non mi prenderei mai meriti non miei- era rimasto colpito dagli ingredienti di questi biscotti e ha cercato di farne una sua versione- sono decisamente i miei preferiti al momento
E se dovete provarne uno fra tutti, provate questi.
Amo quel gusto rustico, quella moltitudine di ingredienti che spaziano dai pinoli all'uvetta al cioccolato fondente. Nell'attesa di comprare gli originali, e sperando che il buon Marziali non si incazzi come una iena e mi insulti pubblicamente, questa versione è una piacevolissima invenzione.
Come un film "liberamente tratto da"; "ispirato a"... 

-20?? 19? quanti ne mancano?



Biscotti rustici con farina di kamut, miele, pinoli, uvetta e gocce di cioccolato

Ingredienti

500g di farina di kamut 
200g di burro
200g di zucchero
16g di lievito
50g di miele
50g pasta d'arancio candita (o in alternativa arancia candita e frullata col minipimer)
100g di pinoli
100g di uvetta
200g gocce di cioccolato
3 uova

Procedimento

Mettere tutti gli ingredienti insieme nella planetaria con il gancio fino a che non si formi un composto omogeneo. Tenderà a rimanere piuttosto umido. Cospargere di zucchero semolato il piano di lavoro, dopodichè formare con il composto due cilindri di circa 4cm di diametro e rotolarli nello zucchero.
Tagliare i biscotti a 1,5 cm di spessore e collocare sulla teglia.
Cuocere a 160° per 15 minuti.


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