#3 Christmas Project: Biscotti con farina di mandorle e pasta di arancia candita



In questi sei mesi di lavoro in pasticceria ho imparato tante cose, acquisito quel minimo di manualità necessaria, sulla perfezione posso ancora migliorare.
E' che ho quella tendenza ad essere un po' samanona, come si dice in Romagna.
O, per quello che riguarda i biscotti in particolare, devo confessare di non essere per niente attratta da quei biscottini perfetti che si vedono delle volte, quella perfezione che risulta quasi industriale tanto è scrupolosa.
Sono invece una fan del biscotto imperfetto e un po' rustico, di quello che parla di ricordi e di affetto, di mani che l'hanno lavorato e impastato.

Questi di oggi devo confessare sono fra i miei biscotti preferiti fra quelli che il Don Ulisse (mio capo supremo) -fra le tante altre cose non solo sul piano materiale ma anche su quello umano- mi ha insegnato. 

Gli ingredienti sono più o meno quelli dei ricciarelli senesi, con l'aggiunta però della pasta di arancia candita, che in caso non la possediate altro non è che le arance candite frullate nel mixer e ridotte a pasta.
L'arancio candito aggiunto all'aroma di mandorle amare ha un retrogusto che mi parla di Sicilia e marzapane, dolci tipici del Sud e quei dolcetti meravigliosi che ogni giorno sforna a Erice Maria Grammatico.

All'interno rimangono molto morbidi, si conservano in una scatola di latta o all'aria aperta per alcuni giorni.

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Biscotti simil ricciarelli con farina di mandorle 
e pasta di arancia candita

Ingredienti

250g farina di mandorle
225g di zucchero
25g di miele
50g polpa di arancio candito
un cucchiaino di aroma alle mandorle o in sostituzione due mandorle amare
75g di chiare d'uovo (indicatevamente le chiare di due uova)
zucchero a velo

Procedimento 

Versare tutti gli ingredienti nella planetaria con il gancio a foglia, o in alternativa con il frullino elettrico fino a che non si amalghino bene. NON montare le chiare d'uovo.  L'impasto deve risultare un po' appicicaticcio.
Cospargere il piano di lavoro di zucchero a velo e trasferire il composto. 
Creare dei piccoli cilindri allungati della stessa dimensione e, in caso si appiccichi alle vostre mani non esitate a utilizzare più zucchero a velo. Tagliare i cilindri ogni tre cm e formare i biscotti.
Spolverare di nuovo di zucchero a velo prima di infornare.
Cuocere a 200° per 7 minuti, fino a che i bordi non risultino leggermente dorati.
La superficie deve risultare un po' rugosa, o come dicono in Sardegna, scrajau :) 
Ci sono parole e concetti che in altre lingue risultano inesprimibili.
Non staccare dalla carta forno fino a completo raffredamento. dovendo restare morbido l'interno rischiereste di romperli.

Commenti

Marilù ha detto…
Sono stupendi questi biscotti, già immagino la bontà!
Tu sei una splendida ragazza Frison! ;)
Sulla bontà di questi biscotti posso metterci la mano sul fuoco, vista l'esperienza e la tua bravura; vorrei farti un complimento sincero per la scelta delle tazzine: MERAVIGLIOSE!!!! :) Sono davvero bellissime, saranno il mio cruccio !!!!

Buon Pomeriggio
Francesca
Unknown ha detto…
devono essere una squisitezza!!! a me pure piacciono rustici e tutti diversi i biscotti! ;)
Renza ha detto…
Quanto devono essere buoni questi biscotti!! Una delizia!!
Unknown ha detto…
Proprio così! Abbasso i biscotti perfetti, viva quelli che profumano di casa!! :)
Marina ha detto…
Questi io li ho mangiati e confermo la loro bontà :)
Brava samanona, sembra proprio che tu riesca nel tuo progetto biscottoso. Un abbraccio pieno d'affetto
Fabiana Del Nero ha detto…
Tazzine da sballo e carrellata di dolcetti da capotto!
Insomma, chi passa di qui....rischia di farsi male sul serio;))))
Atmosfera avvolgente come una copertina, piacevole, molto.

Saluti liguri,

Fabiana

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